Riflessioni per ri-trovarsi ...

Tu dipendi da te …..

liberta 3

Se ti soffermi a pensare o leggi ad alta voce il titolo di questo post “tu dipendi da te”, sentirai che la frase torna su se stessa come il ballo spontaneo di un bambino che gira su se stesso, come il movimento della terra, che gira nonostante tutto … E’ la sua naturalezza/verità che ci attrae e/o ci allontana.

Se ancora ti soffermi a pensare o leggi ad alta voce “tu dipendi da te” coglierai l’ulteriore e straordinario messaggio di relazione di dipendenza che rende possibili, vere e costruttive, relazioni con  gli altri, tanto più si è centrati sulla relazione con se stessi.

Una buona relazione con se stessi è, infatti, condizione fondamentale per costruire relazioni positive con gli altri, per oggettivare mete e perseguire obiettivi.

Tu puoi realizzare te stesso, tu puoi perseguire le tue finalità fondamentali, tu hai il potere di trasformare la tua vita, tu puoi sceglierti, tu puoi scegliere.

Tu puoi scegliere chi essere, cosa e come essere, cosa e come fare.

Tu puoi scegliere con chi e come relazionarti con gli altri.

Tu puoi coltivare desideri e speranze, tu puoi vivere pienamente.

Tu puoi rispettare te stesso e gli altri.

Per scegliersi è necessario ritenere di avere un valore, di potere fare la differenza, di potere essere significativi nel determinare eventi e situazioni, di essere , in definitiva, il nostro meglio, per fare scelte e raggiungere obiettivi.

Migliorare la relazione con se stessi e con gli altri, realizzare le proprie mete, è possibile sempre, a qualsiasi età, in ogni luogo, divenendo padroni e non schiavi dei propri comportamenti, delle proprie reazioni emotive, dei propri contesti sociali, del proprio passato e presente, o dei propri progetti per il futuro.

Credere nelle proprie possibilità è la prima condizione perché le possibilità si realizzino, imparando ad apprezzarsi come preziosa risorsa, ricca di potenzialità umane e non di pregi e difetti, riuscendo sempre più a distinguere tra ciò che vogliamo realmente, tra le nostre finalità fondamentali e ciò che è:

  • solo apparenza (desideri messi sopra per sollecitazioni esterne, per abitudine) e alla fine, infatti non ci soddisfa come ci aspettavamo;
  • solo illusoria costrizione (gli altri hanno potere su di noi solo se glielo diamo).

Migliorando la conoscenza di noi stessi, imparando ad ascoltarci, possiamo toccare con mano, cosa ci soddisfa e cosa no e capire quali sono le direzioni importanti su cui investire il nostro tempo e le nostre energie, evitando di sprecare tempo ed energie, se non per scelta.

Noi pensiamo che sia normale avere dei sogni da bambini o da ragazzi e non averli da adulti, ma questo non è normale, nel senso di sano ed inevitabile ma solo nel senso che è quello che accade nella norma, ma accade quello che ci si aspetta che accada perché l’essere umano cerca conferme alle proprie idee e sensazioni e generalmente teme il cambiamento e la diversità.

Ma la realtà è in continuo divenire, non è fissa e immutabile e quindi crescere, evolversi, presuppone il cambiamento, la disconferma, il coraggio del dubbio e la fiducia nelle proprie possibilità.

Tuttavia il punto non è solo cosa possiamo, bensì cosa vogliamo e a quale prezzo ci interessa, maturando flessibilità sul come e quando realizzare l’obiettivo, perché questo, nella maggior parte dei casi, non dipende solo da noi. Siamo, infatti, la variabile più significativa nel condizionare cosa ci accade e ci accadrà, ma non l’unica.

La nostra realizzazione passa attraverso gli altri in senso ampio. Infatti, qualsiasi obiettivo vogliamo realizzare è nell’ambito di un contesto sociale, quindi possiamo essere fermi sull’obiettivo, ma flessibili nei tempi e modalità, essendo disponibili a negoziare, tali termini.

Quando non realizzo quello che voglio è perché qualcosa non ha funzionato in me o fuori. Si tratta di capire cosa, e valutare l’opportunità di ritentare, essendo attenti al come e al quando.

In questa valutazione è importante tenere a mente che:

  • noi siamo la variabile più significativa
  • l’unica su cui possiamo esercitare il massimo controllo e la massima influenza
  • noi siamo l’unica che può dipendere da noi al 100%
  • gli altri, la fortuna, gli eventi esterni sono influenzabili solo parzialmente e solo attraverso noi stessi, quindi ancora una volta: credere nelle proprie possibilità è la prima condizione perché le possibilità si realizzino.

Credere nelle proprie possibilità ed esprimerlo con i comportamenti pratici, significa darsi delle opportunità e assumersi la responsabilità della propria vita, delle proprie scelte, dei propri risultati.

Significa non poter più ricorrere al “ho dovuto farlo, mi hanno obbligato, devo farlo …”, come eventuale giustificazione per tutto quello che nella nostra vita non ci soddisfa; ma vuol dire soprattutto riaffermare la sovranità e il potere dell’individuo rispetto ai suoi contesti di vita, significa poter dire “nel bene e nel male, sono il regista della mia vita, ogni conseguenza deriva da mie scelte”, “sono io a decidere come comportarmi, non mi limito a re-agire agli altri, ai contesti, all’ambiente”.

Non accettare la responsabilità conseguente all’avere il potere di scegliere è negarsi la possibilità di realizzarsi, di essere felici, di avere successo, di vivere consapevoli che “vivere” è già un successo.

In troppi hanno già perso la speranza…..

Ci si accontenta del lavoro che capita, di risultati mediocri, di amicizie tappabuchi, di relazioni di coppia che al massimo sono di sostegno e sempre meno di amore, di ambienti di lavoro , spesso solo, falsamente sereni, carichi di tensioni e ipocrisie, dove ci si rincorre per sottolineare le qualità negative di ognuno, gli errori e raramente le qualità positive, i meriti.

Troppo forte è la tentazione di accontentarsi di quello che si riesce ad avere senza grandi sforzi, perché non crediamo abbastanza che quello che siamo  e abbiamo dipende da ciò che facciamo e da come pensiamo, sentiamo e agiamo.

Diciamo: “a che pro sforzarsi di ottenere qualcosa di più, tanto non dipende da me c’è il caso, ci sono gli altri …” Se io non mi do chance, perché pretendere chance dagli altri o dalla fortuna ?? Solo realizzando il viaggio so che arriverò!

Ma crediamo di non aver niente da perdere a lasciarci vivere. Mentre crediamo di avere molto da perdere a rischiare di impegnarci per un risultato che poi, magari, malgrado gli sforzi non si realizza; tra l’altro senza considerare che il processo, il realizzare il percorso, è già parte del risultato atteso.

Noi siamo il risultato degli apprendimenti, soprattutto inconsapevoli, che abbiamo realizzato fin qui: siamo contemporaneamente gli attori, i costruttori ed il risultato delle esperienze che abbiamo fino ad ora realizzato; siamo l’insieme delle conoscenze, capacità, opinioni, atteggiamenti, emozioni e sentimenti, che abbiamo allenato di più, vivendo e scegliendo di vivere alcune esperienze fra le tante possibili, scegliendo il chi, il cosa, come, quanto, quando e perché.

Riconoscendo e riaffermando il “diritto di proprietà” della nostra propria vita e rafforzando la capacità di scegliere e realizzare obiettivi per se stessi, noi possiamo partecipare consapevolmente alla nostra realizzazione.

Noi siamo la nostra migliore occasione!!!!

Noi siamo la risorsa più preziosa che abbiamo per essere soddisfatti di noi stessi, della nostra vita, delle nostre relazioni. Troppo spesso invece, rischiamo di sentirci ininfluenti, quasi in balia degli altri e della fortuna. Fondamentale è allora l’acquisizione ed il rafforzamento della convinzione che il nostro presente e il nostro futuro dipende (può dipendere!) da noi, che al di là di quello che siamo quello che conta è ciò che vogliamo essere.

L’augurio che mi faccio e faccio a chi legge è quindi un “in bocca al lupo” dove al posto del lupo ci siamo noi …..  “In bocca” quindi alla nostra fiducia e volontà, al nostro impegno, “in bocca” ai nostri sogni trasformati in progetti …….

 

4 pensieri riguardo “Tu dipendi da te …..

    1. Grazie a te Barbara per avermi letto e lasciato un commento 🙂
      Spesso, troppo spesso , cerchiamo l’omologazione , l’adeguamento piatto agli altri nella speranza di evitare la responsabilità delle nostre scelte.
      Spesso, troppo spesso, cerchiamo l’approvazione e il riconoscimento negli altri per paura di osare, di essere troppo “fuori scala”.
      Dipendere interamente da se stessi vuol dire prendersi il rischio di vivere secondo i propri sogni e questo implica fatica, lavoro, costanza … cadute, forse, …. fallimenti, anche …. ma anche e soprattutto la meravigliosa libertà di ESSERE!
      Un saluto affettuoso a te …. 🙂

      "Mi piace"

  1. Essere in un mondo in cui domina l apparire e’ un rischio. ma e’ un rischio che va corso per non inciampare nella mediocrita e nel qualunquismo…

    "Mi piace"

    1. Ciao Silvia 🙂 grazie per esermi venuta a trovare e lasciato un commento ….

      Essere al mondo è un dato di fatto e purtroppo di questi tempi ci capita di vivere in un ambiente non proprio favorevole. Ecco che diventa fondamentale partire da noi stessi, dipendere da noi stessi. Solo così egocentrati nel nostro cosmo potremmo andare incontro all’altro liberi da ogni condizionamento ed omologazione. Più della mediocrità e del qualunquismo quello che a me spaventa è l’omologazione , ciò che ci fa perdere la nostra identità la nostra unicità . La scintilla creativa insita in ognuno di noi che per paura della disapprovazione viene sacrificata sull’altare dell’autenticità. Proviamo a credere di più in noi stessi , usiamo le nostre caratteristiche e unicità per raggiungere i nostri obiettivi piuttosto che arrenderci livellando i nostri sogni ….

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.