Umorismo e risoterapia

UMORISMO 1

L’umorismo è la capacità di persone, oggetti o situazioni di evocare sentimenti di divertimento e suscitare la risata.

La parola deriva dal latino ‘humor-em’ o ‘umo-rem’ (umidità, liquido), e sembra quindi derivare il suo significato dalle teorie della medicina ippocratica, che attribuiva a dei fluidi (umori appunto) l’influenza sulla salute e l’indole degli uomini. L’essenza dell’umorismo, così come è stata delineata, seppur nell’originalità e differenziazione delle rispettive interpretazioni, dai diversi studiosi (filosofi, medici, scrittori) risiede proprio in questo legame con l’emotività, con l’interiorità più atavica ed istintuale dell’uomo; un carattere distintivo di ciò che è umano dunque.

Che ridere faccia bene alla salute ormai è noto a tutti. Ma forse non tutti sanno che a sostegno del potere benefico della risata sono stati effettuati, soprattutto in questi ultimi anni, numerosi studi clinici che hanno dimostrato come un atteggiamento ottimistico verso la vita in generale e la malattia in particolare  aiuti il processo di guarigione per diverse patologie.

I primi studi che hanno messo in risalto il potere terapeutico della risata sono stati condotti in America negli anni 60/70. Da un punto di vista scientifico le prime conferme arrivano negli anni ‘80 con il caso eclatante del giornalista scientifico Norman Cousin, che ha fatto rivalutare gli studi sugli effetti delle emozioni sul sistema immunitario. Il giornalista, colpito da spondilite anchilosante, una malattia alla cui origine c’è un’alterazione delle articolazioni che porta progressivamente alla paralisi e poi alla morte, decise di curarsi in modo insolito: ridere “nutrendosi” per tre-quattro ore al giorno di film comici e assumere per flebo 25 grammi al giorno di vitamina C. Smentendo ogni previsione Cousin è guarito completamente nell’arco di un solo anno.

La risata è sempre stata importante nel corso della storia dell’uomo perché si associa simbolicamente alla vita e alla fecondità e dunque a tutto ciò che concerne la sfera del piacere, della gioia di vivere, della sessualità. È perciò, per sua stessa natura, contrapposta alla morte e rappresenta una risposta del corpo che ride esso stesso e ridendo si rilassa.

La gelotologia (dal greco ghelos=riso e logos=scienza) è una nuova disciplina che studia in maniera sistematica l’attività del ridere, del buonumore e del pensiero positivo come rimedio a numerosi disturbi e malattie psicofisiche.

Essa si basa sugli studi di psiconeuroendocrinoimmunologia (P.N.E.I.) che hanno sostanziato l’influenza diretta degli stati mentali e delle emozioni sul sistema immunitario e viceversa.

Anche la PNEI è una disciplina di nascita relativamente recente, che basa le proprie teorie e i propri metodi sulla convinzione che i vari sistemi (psichico, neurologico, endocrino e immunitario) interagiscano tra loro per il raggiungimento di un equilibrio interno dell’organismo.

La gelotologia ha scoperto che grazie alle risate si attivano delle strutture nervose che producono le endorfine, delle sostanze chimiche dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. L’aspetto più interessante delle endorfine sta o nella loro capacità di regolare l’umore. Esse infatti vengono rilasciate dal nostro organismo in situazioni particolarmente stressanti come forma di difesa in modo da poter sopportare meglio il dolore sia fisico che psicologico.

Ridere coinvolge tutte le parti del corpo umano: il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la pressione arteriosa diminuisce e i muscoli si rilassano. Anche la chimica del sangue si modifica e tanto più la risata è esplosiva e spontanea tanto più si verifica una generale caduta della tensione che si manifesta con una sensazione di liberazione che coinvolge tutti gli organi e le funzioni corporee che si regolarizzano.

Come ormai ben sappiamo corpo e mente non sono due mondi separati, ma sono due parti, in continua influenza reciproca, di un tutt’uno: l’uomo nella sua unità somato-psichica; è ormai provato che il buon umore e la fiducia rafforzano l’organismo aumentando le difese immunitarie.

Imparare a ridere di se stessi e degli altri contribuisce a migliorare la qualità della vita e a sapersi costruire spazi di serenità anche in situazioni avverse.

Rafforzando l’ottimismo, attraverso la fantasia, il gioco e un quotidiano esercizio mentale, stimoliamo il nostro intero organismo a predisporsi positivamente ad affrontare ostacoli ed avversità.

L’umorismo, oltre a sdrammatizzare i nostri drammi quotidiani, smorzandone le negatività, ci costringe a guardare la vita da angolature diverse, ad assumere punti di vista inediti, inducendoci a conoscere più profondamente le versioni degli altri, arricchendo la nostra capacità di comprensione e rafforzando la nostra volontà di cambiamento.

Fonte. in parte tratto da: http://www.benessere.com/salute/arg00/risoterapia.htm

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