Una guida alpina accompagna i suoi clienti in paesaggi con i quali ha già una certa dimestichezza, ma ogni percorso è sempre nuovo e ognuno deve camminare sulle proprie gambe. La presenza della guida potrà essere utile e di conforto, ma il progresso verso la meta dipenderà dall’impegno del soggetto in prima persona, oltre che dall’abilità di chi conduce nel fornire le indicazioni giuste al momento giusto.
Anche il Counselor è una guida di montagna, con il preciso obiettivo di rendere quanto più autonomo e indipendente il proprio cliente, mettendogli a disposizione la sua esperienza e gli strumenti necessari per diventare a sua volta guida di se stesso.
Il Counseling è stato proprio definito “l’arte del guidare”, in quanto non consiste nel trovare che cosa non funziona nel cliente e dirglielo, ma nell’insegnarli a conoscere se stesso: “se aiutiamo il cliente a comprendere se stesso in relazione ad una data situazione, la decisione di cambiare verrà da lui” (Rollo May)
Il Counseling è quindi una pratica professionale svolta all’interno di una relazione definita da un contratto, che consente ai clienti di sviluppare il proprio potenziale, l’autonomia personale per gestire al meglio le proprie risorse nella risoluzione di problemi soggettivi e interpersonali; inoltre favorisce la promozione del benessere e la prevenzione del disagio psico-sociale.
E’ uno spazio di ascolto, supporto e orientamento all’interno di una relazione basata sul riconoscimento, sul rispetto, l’empatia e la congruenza.
Le azioni del Counseling: orientare, agevolare,contenere,sostenere.
Il Counseling è focalizzato sul concetto di salute, non più inteso come assenza di malattia, ma come sviluppo e promozione del benessere della persona. I concetti basilari di autonomia, libertà , autorealizzazione, empowerment promuovono la comprensione dell’individuo e del suo contesto come un tutto che interagisce sinergicamente.
Il counselor può essere definito come colui che accoglie e agevola la persona nella scoperta del proprio potenziale promuovendo la sicurezza di sé e la sensazione di auto-efficacia. Possiede conoscenze versatili e utilizzabili in vari settori, ha assimilato e padroneggia teorie e tecniche dei principali modelli operativi per poter facilitare la persona che si rivolge a lui. Il cambiamento, infatti, richiede, l’integrazione di tutte le dimensioni dell’espressione umana: sensoriale, affettiva, cognitiva, sociale e spirituale, il counselor entra in sintonia con ognuna di queste dimensioni, aiutando così il cliente a divenire responsabile dei propri pensieri, sentimenti e comportamenti, riducendo le contraddizioni e favorendone il benessere personale e sociale.
Il fattore più importante nel processo di cambiamento è costituito dalla relazione nei suoi aspetti strutturali (setting, regole, contratto) e interpersonali (empatia, alleanza, sintonizzazione, fiducia).
Nel Counseling, a differenza di altre professioni, la preparazione personale del Counselor è prioritaria, perché mentre la tecnica si può sempre acquisire, modificare, perfezionare, così come si possono inventare modi sempre nuovi di condurre un colloquio, le qualità umane dell’operatore sono l’elemento più importante per attivare in un’altra persona il processo di crescita. Prima ancora del metodo utilizzato, è la capacità del Counselor di entrare in relazione con il cliente a favorire l’esito positivo dell’incontro.
Il Counselor dovrà essere in grado di misurarsi con la possibilità di modificare continuamente l’immagine ormai acquisita di sé e degli altri, con il rischio di trovarsi in difficoltà e con il coraggio di trasformare questa difficoltà in una opportunità di crescita per sé e per il cliente.
Il Counseling è la sinergia tra due persone che cercano insieme qualcosa di più alto, che vogliono creare ponti là dove ci sono muri.