Guardiamo ai bambini come a dei vasi vuoti che devono essere riempiti con quel che siamo noi. E’ necessario invece imparare da loro come tornare ad essere noi un vaso vuoto.
Cerchiamo costantemente di cambiare gli altri secondo la nostra natura. Ogni persona diventa più bella ai nostri occhi, più interessante se riusciamo a trasferire in le un po’ di noi.
Così, in quel legame, nasce un senso di soddisfazione, ci sentiamo appagati.
Di fronte ad ogni situazione, di fronte ad ogni persona si innesca immediatamente il giudizio, spesso involontario, a un livello profondo, ma che ha in sé la capacità di attivare il nostro schema di reazione: come posso far cambiare ciò che è qui davanti a me? Come posso renderlo un po’ più simile alle mie aspettative?
E’ un percorso contorto, frustrante, che non ci porta da nessuna parte. Semplicemente così aumentano la tristezza, il risentimento, perché ci rendiamo conto di quanta energia sprechiamo nel cercare di cambiare gli altri, plasmandoli sul nostro modello.
E’ necessaria una inversione di rotta!
E’ necessario imparare a spogliarci di tutto quello che siamo e di quanto cerchiamo di essere in funzione dell’esterno.
I bambini ci insegnano quanto sia importante tornare ad essere “un vaso vuoto”. Quando inizi a lasciare andare, a rimuovere strato dopo strato, con pazienza e costanza, quello che non serve, arrivi ad eliminare ciò che fino a quel momento ti aveva tenuta chiusa in uno stanzino, al buio, spaventata dal mondo.
Quel personaggio fittizio che si era sostituito a te, e che era diventato te, finalmente se ne va e lascia spazio a chi veramente sei.
Quando farai questa esperienza capirai che il più grande potere dell’uomo non è di “essere” bensì “non essere”. In questo stato, cioè diventando un vaso completamente vuoto, dai la possibilità alla magnificenza dell’Universo di riempirti e di svuotarti in ogni momento, così che il flusso sia sempre continuo, vitale, creativo.
Quando rimani in quel contenitore piena di te stessa, di quello che la tua mente ha creato, di quello che il mondo attorno ha creato e confezionato su misura per te, allora hai scelto la via del ristagno, della staticità priva di entusiasmo.
Impariamo a vedere i bambini come uno specchio. Loro ci insegnano tantissimo, perché possiedono un cuore magico, alimentato dall’immaginazione, dalla fantasia, dall’innocenza del giudizio, dalla naturalezza delle emozioni.
Noi abbiamo perso tutto ciò, siamo bravissime a controllare e spesso addirittura a soffocare le nostre pulsioni; abbiamo rimosso la fantasia e l’immaginazione per dare ascolto alla pura razionalità.
Puoi tornare ad essere quello che sei sempre stata e la forza che ti guida verso questa verità si chiama abbandono …..