“Sedendo quietamente, senza far nulla
viene la primavera , e l’erba cresce da sè”
Poesia Zen
Spesso il dolore, il disagio, la sofferenza si affacciano nella nostra vita. Accade, quando, per esempio, una persona di cui avevamo fiducia ci tradisce. Oppure quando tradiamo noi stessi le aspettative che avevamo su di noi.
Quando scopriamo di non essere all’altezza e ci sentiamo colpevoli, inadeguati. Crediamo che in noi ci siano delle parti sbagliate. Delle emozioni che giudichiamo negative e inaccettabili. Può essere una rabbia incontrollabile, un desiderio inconfessato o una debolezza di cui ci vergogniamo.
Ma soffrire per un proprio modo di essere significa che qualcosa sta lottando in noi per venire alla luce. Qualcosa, spesso, di molto prezioso, che nascondiamo anche a noi stessi. E che si riaffaccia in modi strani, incontrollabili e inopportuni, almeno finchè non sapremo accoglierlo, non gli apriremo le porte.
Quindi la cosa peggiore che possiamo fare è ingaggiare una lotta contro noi stessi. No, quando il dolore o il desiderio inconfessabile si affaccia, cediamo, lasciamogli spazio. Ci attraverserà, e dolcemente sfumerà da noi.
Solo se accetto ciò che c’è dentro di me, tutto il “brutto” che mi appare, solo allora posso diventare ciò a cui sono destinato.
Accettarsi non è piacersi … e, in questa chiave, è molto più importante che volersi bene.
Vuol dire ogni giorno accogliere il proprio fango. Accoglierlo senza alcun giudizio, come la spiaggia aspetta l’onda del mare.
Accogliere i brutti pensieri, la rabbia e l’impotenza, l’invidia e le inquietudini. Accogliere quello che arriva alla coscienza: più di tutto il fango, perché, come hanno insegnato molti Saggi, non c’è niente che innalza come l’incontro con l’inferno ….
Quando il disagio viene accolto e accettato, vedremo nella nostra vita accadere nuovi episodi, nuovi incontri, nuove soluzioni. Il Sé, il nostro nucleo, agisce continuamente sulle cose circostanti. Se ce ne rendiamo conto, la nostra vita cambia e il dolore che abbiamo provato avrà svolto la sua funzione, quella cioè di entrare in contatto con la nostra energia vitale.
Chi accoglie disagio e dolore , si sente via via rinascere ….
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Liberamente tratto da:
R.Morelli – Come essere felici – Oscar Mondadori
grazie Gabriella! Oggi più che mai questo post sembra scritto apposta per me ❤
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