Riflessioni per ri-trovarsi ...

La metafora dell’Alchimia

alchimia 1

“Ogni cosa deve trasformarsi in qualcosa di migliore e acquisire un nuovo destino” scrive Paulo Coelho nel suo romanzo l’Alchimista.

Questo libro mi fu regalato da una cliente, alla fine del suo percorso, che mi disse: “questo libro mi ricorda il lavoro che abbiamo fatto insieme”. In effetti l’alchimia costituisce una buona metafora del processo di counseling.

Gli alchimisti, come racconta la leggenda, cercarono di usare una pietra magica, della “filosofale” per trasmutare il piombo in oro. In realtà questi due metalli erano metafore di stati interiori, poiché la disciplina dell’alchimista riguardava una trasformazione sia psicologica che spirituale.

Gli alchimisti si resero conto che il mistero che cercavano di risolvere non era nel mondo esterno ma nella psiche.

Alcune scuole alchemiche di indirizzo più filosofico paragonarono il nostro stato mentale ordinario ad un ammasso di carbone e la piena coscienza ad un diamante. Nel mondo materiale non sembravano esistere due materiali più diversi del carbone e del diamante, eppure entrambi non sono altro che combinazioni differenti di molecole identiche, quelle di carbonio.

Come il diamante non è altro che una trasformazione del carbone, la piena coscienza può avere origine dal nostro stato di confusione.

Quello che mi affascina nella metafora dell’alchimia non è tanto l’oro, un obiettivo grandioso, ma soprattutto l’importanza attribuita al processo di trasformazione. L’alchimia consiste nell’accettare tutto ciò che sta nel calderone, senza cercare di rifiutarlo o correggerlo, dopo essersi resi conto che anche ciò che è negativo fa parte del processo di apprendimento.

Avere piena consapevolezza significa vedere le cose come sono, senza giudizio . Lo scopo è eliminare le nostre reazioni alle emozioni inquietanti, facendo attenzione a non respingere l’emozione stessa. Sentire e accettare le nostre emozioni imparando a gestirle. La piena consapevolezza può cambiare il nostro modo di relazionarci con le nostre emozioni e di percepirle, senza eliminarle.

Sono convinta che, avendo a disposizione gli adeguati strumenti che conducono alla consapevolezza, tutti noi abbiamo le potenzialità per diventare alchimisti interiori, in grado di trasformare i nostri momenti di confusione in chiarezza di visione.

La fisica ci spiega cosa accade quando il vapore si addensa e le nuvole diventano così dense che inizialmente la luce del sole non riesce a filtrare per far evaporare l’umidità. Dapprima la luce rimbalza letteralmente contro le goccioline d’acqua, irradiandosi in tutte le direzione. Ma quando la presenza costante del sole le riscalda, le goccioline d’acqua iniziano lentamente ad evaporare. E così le nuvole si dissolvono.

Questo processo può essere paragonato all’alchimia emotiva, una trasformazione che ha origine da stati emotivi confusi e che conduce alla chiarezza e leggerezza dell’essere.

La piena consapevolezza in questa alchimia interiore rappresenta il fuoco. Tutto ciò non significa che la nebbia delle nostre menti si dissiperà ogni volta che ne saremo consapevoli e coscienti. Ciò che può mutare è il nostro modo di percepire i vari stati mentali in cui veniamo a trovarci e quello di relazionarci ad essi.

Abitualmente la nostra attenzione si sposta in maniera piuttosto incontrollabile, spinta in una direzione o in un’altra da pensieri casuali, ricordi vaghi, fantasie, frammenti di cose viste, sentite o percepite in qualche altro modo.

Invece la piena consapevolezza è un’attenzione prolungata e resistente alle distrazioni, focalizzata sui nostri pensieri e sensazioni lasciando andare tutto ciò che ci trascina fuori dal presente, dal qui e ora.

Utilizzando questo tipo di approccio, centrato sulla consapevolezza della nostra esperienza immediata, l’attenzione non si focalizzerà tanto sul problema, quanto su come giungere alla chiarezza di ciò che si sta vivendo. In questo modo il problema ci sembrerà meno complicato e diventerà per noi opportunità di apprendimento, anziché minaccia da evitare.

Ecco quindi, come dal calderone di pensieri,sensazioni ed emozioni informi e confuse con il calore della consapevolezza può avvenire la trasformazione alchemica. E ciò che era prima solo disagio esistenziale diventa momento di crescita ……

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