Parole che nutrono

Celebra la vita

celebrare la vita

 

In questo giorno così triste, ho perso il papà di mio marito che volutamente non chiamo suocero perchè così non l’ho mai vissuto. Era un persona bellissima con l’animo integro e da fanciullo, anche se la “giovinezza” con lui non era stata certo prodiga di doni, aveva vissuto la guerra e il campo di concentramento, ma la sua vena ironica, l’acutezza nel pensiero e un grande attaccamento alla vita ha sempre accompagnato i suoi passi. Papà di quattro figli e nonno tenero e affettuoso di 8 nipoti la sua vita è stata lunga e piena.

Mi ha accolto in casa sua più di 30 anni fa con una gentilezza di altri tempi e un affetto che nel corso degli anni ho sentito sempre più forte, mai un giudizio ma sempre una comprensione e una presenza delicata.

Nonno Ugo e Nonna Fiorella sono stati e sono  un punto di riferimento stabile in questa mia vita affettivamente “sbandata” ….. mi mancherai molto …..

In tuo onore ho deciso quindi di di postare, attraverso le parole di Osho, una celebrazione alla vita perchè tu l’hai amata molto questa vita e ti ringrazio perchè il tuo amore era contagioso …..

ciao Nonno Ugo vola libero e se incontri il mio papà salutamelo cuoricino

“Continui a ripeterci di celebrare la vita. Che cosa c’è da celebrare?”

“Posso capire. La tua domanda è importante: sembra che non ci sia niente da celebrare. Che cosa c’è da celebrare?….

C’è da celebrare tutto. Ogni momento è così fantastico, così immenso ogni momento porta una tale estasi….. ma tu sei addormentato.

L’estasi arriva, ti volteggia intorno e se ne va….  La brezza arriva, ti danza intorno e se ne va ….. Ma tu continui a dormire.

I fiori sbocciano e la loro fragranza giunge fino a te, ma tu dormi…

Mi chiedi: che cosa c’è da celebrare? Che cosa non c’è per non celebrare? Qui c’è tutto ciò che uno possa immaginare. Qui c’è tutto ciò che uno possa desiderare. C’è più ancora di quanto tu possa immaginare…..

Pensa ad un uomo cieco. Non ha mai visto fiorire una rosa. Che cosa ha perso? Lo sai? Non ha mai visto un arcobaleno. Non ha mai visto un’alba o un tramonto. Non ha mai visto il verde delle foglie sugli alberi. Non ha mai visto i colori….

E tu che hai gli occhi chiedi: che cosa c’è da celebrare?

C’è l’arcobaleno, c’è il tramonto, ci sono gli alberi verdi, c’è un’esistenza così piena di colori …..

Eppure capisco. La tua domanda è importante. Capisco che questa domanda ha una certa rilevanza.

C’è l’arcobaleno, c’è il tramonto, l’oceano, ci sono le nuvole, c’è tutto… ma tu sei addormentato…

Non hai mai guardato una rosa. Ci sei passato accanto, hai visto la rosa, ma non l’hai mai guardata… non le hai mai dedicato un momento della tua attenzione.. non ti sei mai sintonizzato con lei… non ti sei mai messo vicino a lei, non ti sei mai seduto vicino, in comunione. Non le hai mai detto “ciao!”….

La vita scorre e tu sei semplicemente lì , senza partecipazione. Tu non sei in rapporto con la vita: ecco perché la tua domanda è significativa.

Hai gli occhi, eppure non vedi; hai le orecchie, eppure non senti; hai un cuore, eppure non ami… sei profondamente addormentato….”

Osho

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E allora cosa aspetti a svegliarti?…. apri gli occhi, scegli la tua rosa, il tuo filo d’erba, la tua onda del mare, il tuo pezzo di cielo, il tuo raggio di sole, la tua goccia di pioggia e VIVIIIIIIIIII perchè la vita non è scontata ………….

 

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