Ricollegandomi al post di ieri vediamo più in dettaglio cosa la Gestalt intenda per “ciclo del contatto”.
In ogni persona c’è un ciclo psicofisiologico, esso è collegato alla soddisfazione dei bisogni .
Il ciclo comincia con la sensazione: sono seduta qui di fronte al computer e, mentre scrivo incomincio ad avvertire alcune contrazioni allo stomaco. Queste contrazioni sono accompagnate da sensazioni di secchezza alla bocca. Mentre continuo a scrivere, le contrazioni aumentano e sento una leggera nausea. Vivo questo mucchio di sensazioni come “fame”.
Le sensazioni diventano consapevolezza…. Sono in grado di dare un nome e descrivere questi meccanismi sensoriali. A differenza di un bambino non sono alla mercè delle sole sensazioni. So che cosa posso fare. La consapevolezza mi permette di capire in tempo di che cosa ha bisogno il mio corpo in questo momento. La consapevolezza mi mette nella condizioni di capire che cosa sta succedendo dentro di me e decidere che cosa posso fare per sentirmi meglio.
Mentre prendo consapevolezza della mia fame, il mio corpo inizia a mobilitarsi. Sento che certi muscoli delle gambe si riscaldano. Mi visualizzo mentre vado verso il frigo e prendo del formaggio, del prosciutto per farmi un toast. Mentre sto visualizzando, sento aumentare la respirazione e sento circolare energia nel mio corpo. Sto entrando nella fase dell’eccitazione….
Mi alzo e vado in cucina. Questo processo coinvolge i muscoli delle gambe e delle braccia. E’ la fase dell’azione.
Arriviamo al …contatto. Mentre mangio il toast, sviluppo un senso di benessere nello stomaco. Assaporo il gusto del cibo. Il contatto è il processo psicologico in cui mi impegno con il cibo. Aggredisco il cibo… il cibo ed io diventiamo una cosa sola.
Continuando a mangiare, divento consapevole di un senso di pienezza allo stomaco. Ora sono soddisfatta! Mi sento sazia….
Entro in uno stadio di ritiro, di rilassamento, di recupero e disinteresse.
A tutti è capitato di aver mangiato bene in un buon ristorante e, andando via, di aver provato quasi nausea alla vista dei rimasugli di cibo, che era tanto attraente solo pochi minuti prima. Il completo disinteresse sopravviene non appena ci siamo riempiti. Il bisogno che era in figura si dissolve sullo sfondo ed io sono pronta ad accogliere il prossimo bisogno.
Quando entro in questo stadio di ritiro e soddisfazione, divento consapevole del lavoro che avevo interrotto (lo scrivere). Non sono più distratta dai crampi della fame e sono in gradi di concentrarmi nuovamente sul compito che stavo svolgendo.
Questo movimento dalla sensazione al contatto al ritiro e poi di nuovo alla sensazione è tipico di ogni organismo.
In uno stato di salute, il ciclo è fluido, ininterrotto, elegante…. Cosa succede quando il ciclo si interrompe o quando l’individuo non riesce a distinguere chiaramente dallo sfondo la figura che lo interessa???
Il prossimo post chiarirà il “mistero”…..
Per ora proviamo a fermarci sulle sensazioni : chiudete gli occhi e ascoltatevi….. cosa vi dice il vostro corpo? ….. quale sensazioni emerge dallo sfondo confuso? …. Qual è i bisogno che si affaccia alla coscienza? …. Cosa state visualizzando di fare? ….sentite l’energia che si mette in circolo?….. ascoltatevi e seguite il vostro corpo…..