La creatività è il più grande dono concesso non solo all’uomo, ma a tutto il creato. Questa meravigliosa capacità, evidentissima nei bambini, è andata via via scomparendo nell’uomo adulto, soprattutto in Occidente, dove sono prevalse la logica, il “tu devi”, il nozionismo, il rigido determinismo.
Occorre recuperare la ricchezza della creatività, divenire più elastici, più fluidi. Smetterla di fare le solite affermazioni “è così e basta!”, “questo è l’unico modo”.
L’Occidente deve avvicinarsi all’Oriente e dall’Oriente imparare a mettere in moto l’emisfero destro, quello dell’intuizione e della creatività.
Come dice Wayne W.Dyer nel suo libro “Prendi la vita nelle tue mani”, essere creativi vuol dire guardarsi intorno, in qualsiasi ambiente ci si trovi e chiedersi :” come potrei ricavarne un’esperienza positiva?”
“[…] sono mille le scelte che si offrono a chi sa vivere creativamente e non accetta, per principio, di sentirsi schiavo delle circostanze.”
Molti si sentono vittime, vedendo la vita in bianco o nero. E quelli che la considerano così la giudicheranno immancabilmente nera, se avranno avuto una serie di esperienze negative.
“[…] Ma la vita non è affatto una sola lunga esperienza. E’ costantemente mutevole, e ogni giorno che la compone e ogni momento d’ogni singola giornata rappresentano qualcosa di totalmente nuovo che non è mai esistito prima e che potrete mettere a frutto in una infinità di nuove maniere”
Le persone che si dicono “sfortunate” vivono come paralizzate dinanzi a quello che ritengono un destino ineluttabile e non muovono un dito per tentare di aggirare le difficoltà.
“[…] Ben diverso è l’atteggiamento di quelli che vedono la vita sotto l’aspetto di un continuo divenire sul quale hanno la facoltà di esercitare in buona misura il proprio controllo, perché in genere sono portati a cercare costantemente nuovi atteggiamenti invece di attenersi a quelli consueti. Non si adagiano nell’abitudine, non si lascino spaventare dai mutamenti, anzi spesso li accolgono volentieri”.
“[…] Quando eravamo bambini sapevamo aggirare le difficoltà, non trovavamo il tempo di affliggerci perché eravamo capaci di vivere creativamente ogni momento della vita”.
L’arte di vivere creativamente sottende la necessità di essere quanto più possibile duttili evitando di attenersi a quegli schemi e a quei principi rigidi, per cui ogni cosa può essere fatta solo in un modo.
La persona creativa sa che ci sono infinite possibilità; i rigidi-perdenti si rassegnano, abdicano, rinunciano.
Sono i deboli che rifiutano di cambiare idea. Assumono la rigidità quale corazza e non si rendono conto di quanto questo atteggiamento possa diventare frustrante e paralizzante.. Tali tipi rigidi possono diventare dei veri torturatori. Vivono con il paraocchi, dritti per la loro strada, gonfi dell’orgoglio di non cambiare bandiera. Guai a cadere nelle loro grinfie. E se ciò dovesse capitare bisognerà far loro capire che mai e poi mai si diverrà loro vittime.
Scegliamo di essere creativi e vincenti . Scegliamo la vita nelle sue innumerevoli sfumature , senza farci spaventare dai toni grigi o neri a volte possono servire per dare risalto agli altri colori.
Essere creativi significa inventare, trovare vie nuove, orientarsi al positivo, in qualsiasi situazioni ci si trovi vedere soluzioni nuove, significa prendere in considerazione il non ovvio.
Essere creativi è uscire dal contingente, essere capaci di fare delle cose eccezionali, esprimersi al di fuori dei propri limiti, sapere arrivare a compiere quello che talvolta viene chiamato miracolo ….
vorrei scrivere una poesia che viene dal cuore…………..in questo momento sono seduta nella mia sedia ,penso lontano quale sarà la mia radice ……questo non lo so…..dopo un viaggio stupendo fatto con tanti sogni ecco che mi ritorna il problema che in certi attimi mi divora….ed io sono forte come una leonessa che combatte ogni giorno ……….nel mio cuore sento che prima o poi questo problema sarà risolto…………….ed ecco che un uccellino mi fa compagnia………….forse sarai te cara amica lontana…….oggi c’è un sole bellissimo ogni tanto esco dal mio balcone per guardare gli alberi che sono intorno a me e nel silenzio del pomeriggio suona una dolce campana che viene da un mondo antico……….
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ciao Antonietta 🙂 parole delicate che celano un cuore profondo e determinato. Pensi a “quale sarà la tua radice” ed io immagino che qualunque radice tu possa trovare non potrà mai abbattere la radice a cui tu hai dato vita, forza e vigore . Quella scintilla che appartiene solo a noi , quel Diritto di Esistere che diventa nostro nel momento in cui facciamo ingresso nel mondo.
Ti abbraccio con tanto affetto 🙂
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