Ri-conoscimento, approvazione, conferma sono bisogni fondamentali di ogni essere umano.
Esistono diversi tipi di ri-conoscimento e di approvazione. Uno di questi è la generalizzazione positiva di un attributo, di un’azione o di un modo di essere. Un altro è l’approvazione delle capacità di una persona.
Il più nutriente è la conferma del valore dell’individuo come essere umano, il ri-conoscimento delle sue qualità interiori: “Tu sei per me una persona importante!”.
Spesso, ahimè, i genitori trascurano di offrire quest’ultimo tipo di conferma. All’affermazione “ti voglio bene soltanto perché sei tu, indipendentemente da quello che fai”, espressione di amore incondizionato, sostituiscono il messaggio: “ti voglio bene quando ti comporti come io voglio”.
Questo tipo di messaggio suscita nel bambino dubbi sul suo valore ed incertezze circa l’inadeguatezza e l’efficacia del suo comportamento. Il bambino giungerà così alla conclusione: ”potrò essere amato se farò tutto quello che mi dicono”.
Questi messaggi ostacolano la crescita dell’individuo e lo sviluppo della sua autostima, rendendo la persona dipendente dall’approvazione esterna, alla ricerca continua del proprio valore, non avendo interiorizzato un immagine stabile che esprima accettazione e approvazione sufficienti a permettere di sviluppare la capacità interiore di auto approvazione.
Se pensieri e stati d’animo negativi influiscono sul modo critico di agire e sentire verso se stessi, è altrettanto vero che pensieri e stati d’animo positivi aiutano a combattere un concetto di sé negativo formatosi molto spesso dai messaggi che abbiamo ricevuto: “sei cattivo” , “sei sbagliato” , “sei stupido” , “non sei capace”. Possiamo, tuttavia, correggere il modello appreso a auto-istruirci in senso positivo, comunicando a noi stessi messaggi buoni di apprezzamento e conferma del nostro valore: “ho valore, perché esisto! Sono degno di essere amato e sono una persona capace. Voglio bene a me stesso e sento di essere OK!”.
Ma cosa vuol dire aver valore?
Nella nostra cultura la soluzione più comune al problema del valore è quello di equipararlo alle capacità, al successo lavorativo, al denaro. Il valore viene determinato dalla professione, dal livello sociale, dalla ricchezza. Seguono le promozioni, i successi, la casa in cui si abita, l’automobile che si possiede.
In realtà il valore di un individuo nasce semplicemente dal fatto di esistere, crescere, evolversi, comunicare, amare ed essere amato. Questo significa com-prendere i propri limiti, gli sforzi che si fanno in una esistenza in cui nulla è garantito e ri-conoscere il proprio coraggio e l’impegno investito per Vivere.
Niente di quello che si fa per Vivere è sbagliato: ogni tentativo può essere più o meno efficace, più o meno doloroso.
Malgrado tutti gli errori, facciamo un buon lavoro, perché è il migliore che sappiamo fare. Andiamo avanti nonostante tutte le difficoltà.
Facciamo dei progetti, prendiamo decisioni.
Viviamo…Sentiamo… Se lasciamo entrare in noi questa consapevolezza potremo iniziare a sentire il nostro valore umano.
Il valore consiste nell’essere al mondo esattamente come siamo e nel vivere pienamente gioie, piaceri, difficoltà, ostacoli e sofferenze…..
E ora per renderti tangibilmente conto del tuo lavoro, su un foglio disegna un cerchio. Immagina che sia una medaglia su cui scrivere tutte le qualità, le caratteristiche e tutto ciò che appartiene alla tua persona per cui ritieni di meritare questa medaglia “al valore”. Disegnala come preferisci e trascrivi su di essa quello che ti stai ri-conoscendo…. Poi se vuoi, indossala per qualche minuto e ascolta le emozioni e i pensieri che nascono dentro di te…..
A volte lo sbaglio, almeno il mio, e’ di stare male perche’ cerco conferme..segnali di apprezzamento o riconiscimento di cio’ che sono o faccio; che sia in amore, amicizia o sul lavoro. E riconosco che significa mancanza di autostima, insicurezza..ma devo lavorarci su per impedire alle paure di prendere il sopravvento
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Ciao Silvia 🙂
e questo è il primo passo …. ognuno ha i propri mostri da combattere : stare di fronte a loro, riconoscerli , dar loro un nome è il fondamentale punto di partenza . La strada per ritrovarsi inizia proprio da lì; prendere confidenza con ciò che ci crea disagio , con ciò che ci impedisce di realizzarci pienamente . Bisogna sviluppare un po’ più di accettazione delle nostre fragilità , essere meno intransigenti nei confronti di noi stessi , accoglierci con più amore e comprensione. Solo così riusciremo piano a piano a scoprire il tesoro che brilla sotto la polvere ….:-)
Un abbraccio affettuoso
Gabriella
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