L’intimità dei sentimenti corrisponde al bisogno di riconoscenza, di abbandono e di fiducia di ognuno. Essa può svilupparsi soltanto al riparo della sicurezza e di una accettazione reciproca. Si schiude solo se si favoriscono simultaneamente i tentativi di affermazione, di autonomia e di differenziazione di ciascuno.
Una delle caratteristiche della relazione di coppia passa attraverso la possibilità di progettare insieme, sia che si tratti di avere bambini, che di trovare luoghi in cui vivere o di realizzare sogni in comune.
Non si tratta di sopravvivere insieme in una relazione fredda, zoppicante da entrambe le parti o basata su rassicurazioni reciproche, per affrontare le ingiustizie o le disavventure della vita, ma piuttosto di costruire, di creare qualcosa di visibile, di palpabile in comune e di lasciare una traccia.
“Siamo vissuti nell’illusione che ognuno di noi due fosse , implicitamente, al servizio dei bisogni dell’altro. Scopro oggi”, mi ha detto una cliente durante un percorso di coppia, “quante tensioni possiamo produrre, preoccupati come siamo di non procurare dolore, nel tentativo di conservare e in un certo modo di comprare, sì , di comprare l’amore e l’affetto dell’altro”.
E’ davvero una forma di follia non rispettare i propri bisogni profondi, per il piacere o per le paure dell’altro. Numerose relazioni di coppia alimentano così nel tempo dinamiche di paura, di privazione, di auto frustrazione e, soprattutto, sentimenti vittimistici; che , come ben sappiamo, danno inizio a quei circoli viziosi vere e proprie gabbie dell’intimità e della condivisione.
Se non esisto per me stessa; come posso esistere per l’altro!!!
Sì, vivere in coppia nel tempo è in qualche modo la sfida di lasciare una testimonianza, di inscrivere un qualcosa in più nella propria esistenza. Qualche cosa in più che non sarebbe stato generato se due individui non si fossero incontrati per creare quell’entità costituita da un “io” più un “io” unici che è la coppia viva, la coppia creativa.
Su questa creazione in itinere si alimentano le forze di coesione della coppia. Esse si rigenerano così alle sorgenti del desiderio e del piacere e fanno sentire il loro influsso sull’erosione e l’usura esercitate dalle abitudini del tempo.
“ Non basta amare. Occorre che l’altro accolga, accetti e sviluppi il nostro amore ..” J.S.