Pazienza non significa sopportare passivamente, ma essere tanto lungimiranti da confidare nell’esito conclusivo di un processo.
Cosa significa pazientare? Significa guardare la spina e vedere la rosa, guardare la notte e vedere l’alba.
Impazienza significa essere tanto miopi da non riuscire a vedere il risultato.
E.Shafak, Le quaranta porte,
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Una piccola riflessione sulla “pazienza” per farne tesoro ….. un piccolo dono per tutte le mie clienti che vorrebbero “far sparire” il “problema”, la “difficoltà”, il “malessere” che le ha portate da me in un battibaleno senza tener conto che il processo che si mette in atto iniziando un percorso di crescita e consapevolezza ha i suoi tempi. I passi per arrivare alla fine di quel tunnel hanno velocità differenti. A volte è necessario sostare per far emergere quella risorsa necessaria per fare il passo successivo. Altre volte è necessario “entrare con tutte le scarpe” dentro a quel dolore che si cela dietro al malessere per poter lasciarcelo definitivamente alle spalle. Ognuno ha il suo tempo e rispettarlo vuol dire rispettare e prendersi cura di se stessi.
Essere pazienti non significa essere deboli, ma scoprire una nuova forza interiore.
Essere pazienti vuol dire darsi tempo, i cambiamenti non avvengono in un secondo; è necessario prendere consapevolezza a poco a poco, fare un passo alla volta “abituandosi” alla nuova visione che stiamo acquisendo.
Essere pazienti significa non fissarsi su un unico obiettivo: avere una meta nella vita è giusto, aiuta ad andare avanti. Tra la partenza e l’arrivo c’è però molta strada da percorrere e se si guarda solo allo scopo finale si rischia di perdere occasioni di scelta che si possono presentare durante il percorso.
Essere pazienti vuol dire non cercare di cambiare le persone: sperare che gli altri cambino è un atteggiamento di pazienza passiva e negativa che ci caratterizza .Bisogna invece accettare il fatto che l’altro non diventerà mai come si vorrebbe, che ogni persona è unica. In questo caso essere pazienti significa saper attendere i tempi dell’altro, accogliendo le sue titubanze, le sue resistenze; accompagnandolo piano piano seguendo il suo ritmo.
Essere pazienti vuol dire soprattutto riscoprire lati inediti di sè: l’impaziente è spesso una persona di successo che con grinta ottiene ciò che vuole. Se però fallisce è destinato alla frustrazione e all’insuccesso cronico perché vede quel fallimento come una sconfitta per tutta la vita.
Pazienza è invece la capacità di darsi una seconda possibilità, riscoprendo capacità e talenti nascosti!!!!!
Bellissimo post, grazie Gabriella! Mi serve ricordare che sto facendo un percorso e che è necessaria pazienza…
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Ciao Viviana 🙂 grazie a te per leggermi ! ti abbraccio forte e a …. prestissimo !!! 🙂
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