Anche se a volte evitiamo di osservarci perché abbiamo paura che ci risulti troppo doloroso, spesso distogliamo lo sguardo solo perché abbiamo inserito il pilota automatico.
Reagiamo agli eventi, alle emozioni e ai pensieri senza immaginare che, basandoci sulla nostra esperienza attuale, potremmo creare qualcosa di diverso.
L’unico modo per disinnescare il pilota automatico della mente che produce reazioni emotive istantanee di paura, dubbio, collera o ansia consiste nell’abituarsi a destare l’io osservante. Questo testimone interiore è la manifestazione più evidente del nostro Io superiore o “anima”, una sorta di grande Mago della Coscienza con una bacchetta magica che gli permette di conoscere tutto.
Il Mago della Coscienza è la parte di noi che riconosce che logica e ragione non sono sempre gli strumenti più efficaci per fuggire da una regione emotivamente ostile e tornare in un luogo felice.
Il Mago in noi sa rasserenarci i pensieri e ci aiuta a superare la mancanza di prospettive causata da emozioni troppo forti. E’ come se toccasse con la bacchetta magica il fiume della coscienza e ci rimettesse in relazione con la saggezza dell’universo stesso.
Quando noi cambiamo, la nostra visione del mondo cambia e, come per magia, tutto quello che ci circonda inizia a trasformarsi.
La gente ci vede in modo diverso. Il nostro aspetto, il modo di camminare e di muoverci nel mondo sono differenti. Poiché ora c’è un legame nuovo con la vita nel suo complesso e la presa di coscienza che sperimentiamo si riversa sulle persone che ci circondano, influenzandole.
Proviamo a svegliare il Mago che dorme: solo allora cominceremo a vedere più chiaramente il territorio circostante e capiremo dove ci troviamo.
“ Dovete abbandonare la città della comodità personale
per addentrarvi nel mondo selvaggio dell’intuizione.
Scoprirete qualcosa di magnifico perché scoprirete
Voi stessi …” Alan Alda