Piet Mondrian – “Grande Composizione A” –
Pieno o vuoto, ombra o luce, corpo o anima, essere o non essere. Inesorabilmente il positivo respinge il negativo ma con la stessa irrimediabilità lo attrae, lo chiama a sé.
L’uno esiste in funzione dell’altro; l’uno per l’altro; l’uno per l’altro. In opposizione ad un pieno, c’è solo un vuoto, che lo possa riempire e la pretesa di pienezza, senza un vuoto che la possa contenere, resta solo impertinenza.
Se vuoi la luce, la luce vera, devi cercarla nel buio con il coraggio della notte.
Spogliati di ogni luce di superficie, spegni luccichii e bagliori, fai buio. Accetta il nero, convivi con l’oscurità, guardaci dentro.
Una piccola luce si accende…poi un’altra…e un’altra ancora…..
VUOTO….
Nan-in, un maestro giapponese, ricevette la visita di un professore universitario che voleva studiare Zen. Nan-in servì il tè. Riempì la tazza del visitatore e poi continuò a versare.
Il professore osservò il tè che stava traboccando, fino a che non potè più contenersi: “E’ strapiena. Non ce ne sta più!”
“Come questa coppa”, disse Nan-in, “tu sei colmo delle tue opinioni e preconcetti. Come posso mostrarti lo Zen se non svuoti la tua tazza?”
Nyogen Senzaki
L’essenzialità è una conquista. Il vuoto capace di generare sostanza non si dà in modo gratuito ma solo al termine di un percorso; un atto di spoliazione tanto drastico rispetto alle leggi della vita quotidiana quanto è connaturato alle leggi più intime della nostra vita interiore….
Ora prova il vuoto…. cominciando dallo spazio ….
Scegli una stanza che ti sia
famigliare; un luogo che
custodisca la tua trasformazione,
il tuo processo di “svuotamento”.
I muri, i mobili e gli oggetti
trasudano gesti, ricordi, eventi,
pensieri,amore,dolore.
Svuota la stanza. Libera lo spazio.
Linee rette definiscono le pareti e
disegnano il pavimento.
Angoli…Spigoli..Contorni…
Siediti al centro della stanza vuota. Fissa il tuo sguardo sul muro.
N o n c ‘ è p i ù n u l l a , s o l o b i a n c o e l u c e . . . . .
Osserva il silenzio più assoluto. Liberati di tutte le parole, quelle dette e quelle non dette. Zittisci ogni suono e rumore; prima fuori di te, poi dentro di te.
Solo quando tutto tace puoi cominciare a “SENTIRE”. ASCOLTA IN SILENZIO. ASCOLTA IL SILENZIO.
PIENO
Riempi il fisico. Inspira
lentamente e profondamente;
travasa dentro tutto ciò che
è fuori; riempitene il più
possibile i polmoni, il corpo….
Trattieni…. Espira, vuotando
il corpo e la pancia fino ad infossarla
|
Ora mangia una mela. Rossa, piena … mangiala tutta … assaporala … riempiti la bocca con la sua polpa …
Ed ora…accostati nuovamente al muro.
Avvicinati lentamente fino a che il bianco
svela la sua trama. La parete, tutt’altro
che piatta, rivela la propria topografia:
escrescenze infinitesimali, tracce di pennellata,
di setole pesanti, segni di stuccatura.
Sotto le spoglie di un muro vuoto,
un piano fitto di segni che affiorano,
svaniscono, si accavallano…..
Lascia un segno nello spazio, un oggetto: un solo ed unico elemento che riempia la stanza..
IL VUOTO E’ ORA PIENO
UNITA’
“La polarità di positivo e negativo è destinata a divenire unità. Non c’è concavo senza convesso, non c’è convesso senza concavo. Entrambi si fondono in una unità significativa | Nel procedimento creativo come nella vita, pieno e vuoto è una polarità una coincidenza di opposti, come nel negativo di una fotografia in cui la luce diventa ombra e l’ombra diventa luce” (A.Archipenko) |
PIENO VUOTO
INSPIRA ESPIRA
PIENO VUOTO
INSPIRA ESPIRA
L’alternanza perpetua di questo unico movimento pervade te, la tua stanza, le cose dell’uomo e della natura, il cosmo, l’universo ….
Affacciati alla finestra e porta il tuo sguardo oltre i limiti del muro; osserva gli alberi che si stagliano sulla linea d’orizzonte:
VERTICALE–ORIZZONTALE.
Cielo e terra si incontrano….
Maschile e Femminile s’intrecciano….
Spirito e materia si con-fondono….
Tutto ciò che è in rapporto complementare tende all’unità.
Ogni elemento si perde nel proprio antagonista
come in un gioco di fluidi che si incontrano, si
toccano, lottano, si uniscono ma nell’Uno conservano la propria distinzione….
+ –
PIENO VUOTO
DENTRO FUORI
ORIZZONTALE VERTICALE
AMORE ODIO
BIANCO COLORE
SOLE LUNA
VITA MORTE
La felicità? “l’unità di positivo e negativo”
davvero interessante e ben scritto!
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Ciao Ruby 🙂
grazie!!! un esercizio di stile un po’ spinto su un quadro di Mondrian …. 😉
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