(immagine trovata nel web senza alcun riferimento)
Continuiamo il cammino verso la libertà occupandoci ora della vergogna.
Quando ci vergogniamo, ci svalutiamo e questo nuoce alla nostra autostima. IL nostro giudizio inoltre rafforza il senso di colpa. Ci vergogniamo e quindi ci scusiamo ulteriormente. In ultima analisi, ci scusiamo perché qualcun altro non ha avuto rispetto verso di noi.
E’ un mondo alla rovescia. Siamo stati vittima di un’ingiustizia o di un trattamento sleale e invece di provare rabbia, di ribellarci, aggiungiamo al nostro dolore una vergogna che non era nemmeno destinata a noi.
A braccetto con il senso di colpa la vergogna ci trascina in una danza macabra lontana dalla nostra personale realizzazione e lontanissima dalla libertà. Questi sentimenti ci imprigionano, ci isolano e ci derubano della nostra energia.
Quando si è dipendenti, si è ipersensibili all’atteggiamento di coloro che ci circondano, ai loro commenti, alle loro critiche e ai loro rimproveri. Ci si aspetta che verso di noi siano più clementi. Ancora una volta sono speranze vane; noi non abbiamo il potere di cambiare gli altri. Darsi da fare per cambiare se stessi, invece, è un progetto di vita.
La vergogna si nasconde in noi e quindi sta a noi sbarazzarcene. Concedendole sempre meno spazio, la mettiamo alla porta. La vergogna si nasconde in fondo alla nostra fragilità, al nostro desiderio di perfezione e al nostro bisogno di piacere a tutti.
La vergogna ferisce la nostra dignità e ci fa credere di essere degli inferiori e dei deboli. Amplifica il nostro senso di incompetenza, la nostra insicurezza e la nostra paura di essere ancora una volta respinti.
La vergogna è un grande velo di tristezza, di impotenza e di rabbia repressa che seppellisce la nostra volontà di essere. Il suo scopo principale è quello di rafforzare il nostro atteggiamento di vittima, la nostra impotenza, la nostra passività.
Proviamo a prendere coscienza che la stima di cui abbiamo bisogno per ricostruire noi stessi non viene dall’esterno bensì da dentro di noi!
A far nascere la vergogna è la convinzione di essere sporchi, di aver perduto una forma d’orgoglio e di non meritare più il rispetto. La vera dignità rimane intatta; l’unico problema è che la vergogna la vela e la nasconde.
Incamminarsi verso la libertà significa soprattutto sbarazzarsi delle credenze errate e dei soffocanti sentimenti negativi che appesantiscono il cammino. E’ soltanto rifiutando in maniera categorica di lasciarsi insidiosamente imporre un’ingiustificata vergogna che delimitiamo il nostro territorio interiore. La vergogna è pericolosa, perché si insedia nel nostro intimo, nei nostri pensieri profondi e nella nostra privacy. E nessuno ha il diritto di venire a calpestare queste aiuole!
Ci vergogniamo di noi perché ci hanno mentito sulla nostra persona. Ci sono stati tenuti nascosti tantissimi aspetti belli e non si è preso il tempo di sottolineare i nostri punti di forza.
A furia di vergognarci e di sentirci in colpa, ci isoliamo. Nutriamo un senso di insicurezza nei confronti del mondo esterno. Ci diciamo che, a casa nostra, nessuno può farci del male.
Man mano che sprofondiamo in un isolamento rivendicato dalla vergogna, cresce la difficoltà a instaurare rapporti con persone nuove. Si finisce con il credersi contagiosi e indesiderabili e non c’è nessuno ad affermare il contrario.
Come uscirne??? Imparando ad amarci. A forza di amarci e di volerci bene, compiamo scelte di vita nelle quali non c’è posto per sentimenti distruttivi.
Iniziamo le grandi pulizie tra i nostri pensieri. Prendiamoci il tempo di comprendere che siamo persone di valore, degne di amore e che soprattutto hanno il diritto di sbagliare.
La vergogna può essere sostituita dalla tenerezza lasciando così il posto ad esperienze valorizzanti. La vergogna che proviamo è spesso un profondo sentimento di ingiustizia, impotenza, rabbia e tristezza.
Sbarazzandoci delle false credenze e dell’ingiustificato senso di colpa permettiamo a emozioni più “sane” di venire alla luce. Emozioni che nascono dal nuovo senso di fiducia che proviamo nei nostri confronti, fiducia che ,vincendo la vergogna e il senso di colpa , ci fa ri-trovare il senso del nostro essere nel mondo …..
“ La vergogna non è essere inferiori all’avversario,
è essere inferiori a se stessi …” M.Mandchoue
e il cammino non è ancora concluso …..