Con queste parole si conclude l’ultimo verso del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri. L’amore è alla base di ogni cosa ed è sinonimo di vita: senza l’uno non ci può essere l’altra e viceversa. E’ l’amore che fa girare il mondo e che ci fa sentire vivi e felici.
La sofferenza umana, intesa come mancanza d’amore, nasce quasi sempre da un inganno mentale: quel senso di separazione che ci fa sentire isolati, abbandonati al nostro destino, come se fossimo navi senza timone, alla deriva.
L’amore non è una semplice emozione, ma un sentimento ben più profondo e duraturo. Ha il potere di autoalimentarsi e di moltiplicarsi, praticamente senza limite alcuno. Tuttavia, crescendo, le esperienze, le prove che la vita ci riserva fanno sì che, a poco a poco, ci costruiamo una specie di corazza per difenderci da eventuali attacchi esterni. Cominciamo così ad avvertire la separazione dal resto del mondo, e a distinguere fra dentro di me e fuori di me. Usciamo definitivamente dal Paradiso Terrestre e ci costruiamo, mattone su mattone, il nostro inferno personale, fatto di barriere e di diffidenza.
Così facendo, finiamo con l’indebolire la nostra capacità di aprirci agli altri e blocchiamo il nostro cuore fino a chiuderlo, a volte, completamente.
Diverse sono le cause di questo comportamento. Ci chiudiamo principalmente per paura, per diffidenza: temiamo, manifestando i nostri sentimenti, di essere considerati vulnerabili, facilmente attaccabili. Il nostro istinto di protezione ci porta ad indossare una maschera, a fingere, perfino con noi stessi.
Oppure, soffriamo per antiche ferite (leggi QUI) e continuiamo ad alimentare il nostro risentimento, chiudendoci non solo di fronte a coloro che effettivamente ci ferirono, ma anche a tutti gli altri, perfino a quelli che ci vogliono bene, privandoci così delle molteplici opportunità che la vita ci offre per essere felici. Eppure, ognuno di noi, per quanto possa essere stato chiuso in passato, è sempre in grado di aprirsi nuovamente alla vita, con un gesto volontario di accettazione dell’amore.
Si dice che , se durante l’infanzia non abbiamo ricevuto abbastanza attenzioni dai genitori o dalle persone che ci hanno accudito, potremmo incontrare notevoli difficoltà, in età adulta, a coltivare l’amore. E’ vero. E’ un po’ come quando, in aereo, gli assistenti di volo raccomandano di aiutare chi ci è seduto vicino solo dopo aver indossato noi stessi la mascherina per respirare. Per essere di aiuto agli altri bisogna, prima di tutto, che noi stessi ci troviamo in buone condizioni. Eppure, specialmente noi occidentali, spesso rifiutiamo questo concetto. Nella nostra cultura, infatti si confonde l’amore per se stessi con l’egoismo, mentre, in realtà, solo chi è capace di amare se stesso è realmente in grado di offrire amore anche agli altri.
Ma è possibile imparare ad amare? Sì, ed è anche abbastanza facile, proprio perché tutti veniamo al mondo con questa capacità. Si tratta solo di recuperarla.
Amare se stessi vuol dire soprattutto accettarsi, migliorarsi quando è possibile, ma con la piena consapevolezza del nostro essere umani, quindi non privi di difetti.
Ecco, dovremmo forse imparare a correggere tutto ciò che ci limita e ad accettare tutto ciò che, viceversa, pur non rappresentando la perfezione, ci fa sentire unici.
L’amore si manifesta in noi naturalmente alla nascita, poi lo disimpariamo. Eppure, se, domani, un marziano sbarcasse sul nostro pianeta e cercasse di farsi un’idea degli esseri umani ascoltando le nostre canzoni, probabilmente finirebbe col pensare che l’amore sia per noi la cosa più importante in assoluto. E’ raro, infatti, che una canzone non parli d’amore.
Nella realtà di ogni giorno, invece, la maggior parte della gente si lamenta per mancanza di amore. Cerchiamo per tutta la vita qualcuno che ci ami per ciò che siamo e, per far sì che il nostro sogno si realizzi, ci adoperiamo per migliorare il nostro aspetto, a volte al di là di ogni ragionevolezza, oppure ci sforziamo di mostrarci. Vogliamo che qualcuno ci accolga con il suo affetto, ma, poiché non siamo sicuri di noi stessi, siamo pronti a trasformarci esteriormente per attrarre l’attenzione dell’altro o dell’altra. In realtà molto più semplicemente ciò che attira l’amore è … l’amore. Il modo migliore per essere amati è amare !!!!
L’amore è come una corrente che ha bisogno di un mezzo per circolare liberamente. Chi sorride contagia chi gli sta intorno. Analogamente, una persona che coltiva un atteggiamento di apertura alla vita non può che attrarre amore verso di sé.
Se il risentimento è la barriera che impedisce all’amore di fluire liberamente, il perdono è il rimedio. Mi piace molto questa parola: per-dono. Contiene in sé l’idea del regalo , della gratuità. Per-donare dunque è un’azione gratificante. Incominciamo con il per-donare noi stessi (leggi QUI) ). Poi, una volta fatto questo, potremo godere della felicità di donare la stessa gioia agli altri. L’amore si trova in ogni piccolo gesto che sappia accogliere l’altro, che sappia valorizzarlo, gratificarlo, perché l’altro ha un valore in sé.
Amare significa esserci, saper ascoltare, capire, aiutare, partecipare alla felicità dei nostri simili.
Spesso confondiamo l’amore con altri sentimenti e ciò si rivela ben presto fuorviante: da qui le inevitabili delusioni. Si fraintende e si crede che sia amore una semplice attrazione sessuale, o il bisogno di ricevere aiuto dagli altri o il desiderio di possedere qualcuno.
Si tratta di una vera e propria trappola. Perfino nella relazione genitore-figlio, si incontrano diversi casi di questo genere. Avete mai incontrato genitori che si aspettano dai propri figli comportamenti e scelte di vita coerenti con la propria mappa del mondo, o che aspettano di veder riscattate dai figli le proprie personali frustrazioni? Ci sono mamme, ansiose oltre ogni limite ragionevole, che dicono di preoccuparsi per amore dei figli, ma che, in realtà, desiderano controllare i propri ragazzi, impedendo loro di svilupparsi in modo autonomo.
L’amore vero è un’inesauribile fonte di energia positiva, alla portata di tutti e, soprattutto, rende felice sia chi lo riceve sia chi lo offre. Essenziale, tuttavia, è acquisire consapevolezza ed equilibrio interiore e questo si ottiene solo quando la parte consapevole e quella inconscia della nostra mente riescono a comunicare con un costruttivo dialogo interno , fino ad essere tra loro coerenti.
Abbiamo visto come le persone spesso confondono l’amore con l’attrazione sessuale, con il desiderio di possedere qualcuno o con l’attaccamento. In realtà nessuno è in grado di possedere un altro essere umano. I figli non sono di proprietà dei genitori, così come nessun uomo possiede completamente una donna né viceversa. Lo sappiamo bene: in ognuno di noi c’è sempre qualcosa di inafferrabile, che sfuggirà inevitabilmente al controllo di chicchessia.
Amare qualcuno significa infatti accettarlo così come è, senza la pretesa di cambiarlo, di palsmarlo secondo i nostri desideri.
Si può amare anche chi è completamente diverso da noi: chi soffre, chi è emarginato, chi ha sbagliato, chi è migliore di noi.
Amare significa recuperare quella dote che, intatta, ci venne consegnata alla nascita e che, crescendo, abbiamo spesso, purtroppo, dimenticato. I bambini, più attenti, sono a volte capaci di grandi gesti. Se li osserviamo con attenzione, ci saranno di grande aiuto a recuperare quello che , crescendo, abbiamo disimparato.
Per amare, bisogna aprirsi al rischio di vivere, essere capaci di perdonare se stessi per essere più comprensivi verso chi ci sta a cuore. Amare è accogliere con semplicità .
I bambini, non ancora travolti dalla cosiddetta educazione degli adulti, si sentono davvero parte dell’Universo, sono curiosi, non hanno pregiudizi, sono spontanei e hano il cuore aperto alla vita. Sanno istintivamente che nessun gesto è sprecato quando si tratta di amare. La generosità non conosce calcolo, non nasce dalla ragione ma dal cuore. Non è necessario compiere grandi gesti, ma piccoli gesti, ogni giorno. L’Oceano infatti è formato da tante piccolissime gocce, tutte collegate fra loro e capaci di attrarre altre gocce, senza porsi alcun limite ……